Il SMM è una figura che cura la presenza di un progetto (sia esso un brand, un ente, un’azienda o una community) sui social network. Può gestire una o più piattaforme, in base alla strategia attivata per raggiungere gli obiettivi del proprio cliente.
Ciò che distingue il SMM aziendale da quello “fai da te” è la visione d’insieme e la possibilità di avere un’intera agenzia web con cui confrontarsi per ottenere risultati sempre migliori.
L’attività di social media marketing, infatti, non è affatto scollegata dalle attività SEO e di content marketing, nonché dal web design e dalle campagne pubblicitarie online.
Questo rappresenta un punto a favore di un SMM che lavora all’interno di un’agenzia web: egli ha infatti il vantaggio di potersi confrontare e coordinare con i colleghi per ampliare l’efficacia delle attività social con altre iniziative di web marketing online.
Questo permetterà di ottenere una migliore visione di insieme del progetto, di ottimizzare i costi e raggiungere risultati migliori. La collaborazione con grafici, SEO specialist e altri professionisti, conferma al social media manager di un’agenzia un enorme valore aggiunto rispetto ad altri meno strutturati.
Cosa fa il social media manager?
Banalmente, in molti pensano che il mestiere del social media manager, spesso preso simpaticamente in giro con il termine “social media coso”, consista nel pubblicare contenuti su uno o più social network. Questo pensiero è vero solo nel caso di figure improvvisate.
Gestire una o più pagine social, richiede talento, impegno, ascolto, aggiornamento e una forte dose di responsabilità. Un social media manager non si limita a scrivere e pubblicare post, ma dedica una buona parte del suo tempo a studiare l’immagine e il tono di voce dell’azienda che rappresenta, ad analizzare i trend di mercato, le nuove opportunità offerte dalle piattaforme social (che cambiano ogni giorno) e, soprattutto, pone le esigenze del pubblico davanti a tutto. Perché sui social network il protagonista è, appunto, il pubblico.
Un SMM deve essere capace di segmentarlo e crearne una nicchia, raggiungerla e farla sentire importante, fidelizzarla, renderla partecipe della crescita del brand.
Un social media manager gestisce i budget delle campagne pubblicitarie, li ottimizza, li sposta e reinveste in altre attività, e per riuscire in questo servono esperienza e padronanza di strumenti pubblicitari come Facebook Ads, nonché l’abilità analitica e comparativa indispensabile per l’interpretazione dei dati (per confrontare, ad esempio, gli Insights di Facebook con i dati di Google Analytics).
Poiché si occupa della pubblicazione di contenuti, è importante che la figura in questione abbia un’ottima conoscenza della lingua in uso, non solo per evitare errori grammaticali ma perché un vocabolario più ricco permette di creare messaggi più precisi, corretti ed efficaci.
Un buon social media manager è curioso e affamato di nuovi contenuti: solo così può essere sempre aggiornato sulle novità di settore e migliorare la qualità del proprio lavoro. Del resto, per scrivere buoni contenuti, è importante prima di tutto conoscere ciò di cui si deve parlare.
Ma quello che spesso si trascura è che un social media manager lavora in maniera minuziosa e strutturata: non crea contenuti istantanei (a meno che non si tratti di istant marketing) ma definisce un piano editoriale per ogni canale a disposizione.
Inoltre, ancor prima di produrre e pubblicare contenuti, il social media manager valuta il modo migliore con cui presentarli: sceglie tra il ventaglio di pubblicazioni possibili su ogni social. Solo Facebook, ad esempio, ne offre una vasta scelta, tra cui:post a link
- post immagine
- carosello
- gif
- video
- Canvas
Ognuna di queste, a sua volta, richiede un formato preciso, e ogni file creato deve essere esportato secondo le richieste della piattaforma. Solo così è possibile ottenere un post di qualità. Ed ecco che, come riportato precedentemente, l’affiancamento di un reparto grafico diventa un prezioso supporto per il gestore della pagina. E non solo per i post, ma anche per l’ottimizzazione del visual delle pagine e dei profili (per coordinare l’immagine aziendale su tutti gli spazi personalizzabili di ogni social network).
Il suo percorso però non si conclude con il termine di una campagna o con la pubblicazione di una serie di post. E nemmeno con il successivo monitoraggio dei risultati. Un bravo social media manager compara assieme ai colleghi i risultati di ogni attività, anche all’esterno delle piattaforme social, come Google AdWords o le campagne di email marketing, e valuta come e quanto investire in futuro, con l’obiettivo di migliorare sempre più tempi, budget ed energie verso iniziative più redditizie.
Il SMM di un’agenzia web ottiene così una reale visione a 360° dell’azienda che rappresenta, la quale percepisce, dal suo canto, la vera professionalità di un servizio sempre più al centro delle strategie di comunicazione.